"Ash Tapes" is in 2 playlists for 2021 of Kathodik magazine
La Playlist dei redattori di Kathodik per il 2021:
www.kathodik.org/2022/02/14/la-playlist-di-kathodik-per-il-2021/
Reviews:
Transcendent sound that floats in the ether, dragging with it memories, affections and all the resulting emotional load. Rarefied music, characterized by an impression of impalpable lightness, which in the placid undulations of Mare Tranquillitatis and the crystalline transparencies of Rain People effectively amalgamates loops, drones and guitar reverberations. On the second of the two CDs, the sound material opens up to new colors and in Everyone welcomes echoes of modern classicism a la Arvo Pärt generated by a suggestive succession of sampled strings, then weaves synths and radio waves into the cosmic visions of Is Strange and punctuates the drones of In the Eye with sparse piano chimes. Traditional ambient but with its own specificity, not without poetic ideas.
Voto: 7
Massimiliano Busti - Blow Up Magazine
Daniele Pecorelli torna ad allietare le sponde sonore di Kathodik con questo nuovo doppio album che è parco di brani ma “espanso di emozioni”. Il primo brano Mare Tranquillitas prepara l’ascoltatore alla fluttuazione del suono, con tapes in loop, chitarra dronante e armeggi alchemici su nastri mandati liberi di vagare, Rain People tapes in loop, sintetizzatori, chitarre “riassemblate” per l’occasione. Per andare al secondo disco con il brano scandito in quattro parti Everyone, echi lontani manipolati su nastro,Is strange, synth lasciati vagare nello spazio siderale in compagnia di nastri di strana provenienza In the eye, dove il piano e il synth aprono ad una sorta di aspettativa sul mondo sonoro che ci aspettaOf beholder, onde di suoni che si “aprono” all’ascolto e si “richiudono” alla riflessione e alla meditazione. Ancora Ambient Music, ma fortunatamente con anima e criterio. Da ascoltare. Voto: 8
Marco Paolucci - Kathodik Webzine
www.kathodik.org/2022/01/17/daniele-pecorelli-ash-tapes-2/
Elettronica anologico/digitale, nastri e loops trattati, onde radio, qualche corda e tasto di piano in rado sgocciolio.
Sei piani sequenza in scorrimento lento che se ne fregan del tempo, minimalismo ambientale di sereno tepore che si distende e non sfilaccia. Che non s’affoga isolazionista ma svapora in un passionale bouquet di memorie in emersione. Dove, nel primo dei due cd, si volteggia fra rimandi di terra vista dal cielo e nel secondo, affioran costruzioni a maggior trazione classico/cameristica, diluite nel rapimento dei sensi, di un cielo albeggiante osservato dalla terra (in assenza di tritura testicoli nei paraggi).
Pane per l’anima in “Ash Tapes”, prendere nota. Voto: 8
Marco Carcasi - Kathodik Webzine
www.kathodik.org/2021/10/12/daniele-pecorelli-ash-tapes/